Report semiresio

Report semiserio della serata di sabato 20 luglio al Luppolo In Rock. Svolgimento: dai, scrivo qualche riga in più. Partiamo dall’Argentario io (il direttore Lobo), Ivan detto il Polpo, Berty e Maschio. Viaggio tranquillo, bellino bellino, a ritmo di chiacchiere e moseca. Poi, ovviamente, il languore assale, così ci fermiamo alla Locanda Ca’ Mari, nella ridente frazione di Valbona, tipo in provincia di PR (boh, cercatelo su Google, forse è Parma).

Aiutatemi a dire: come abbiamo mangiato bene! Una scoperta, bisogna tornarci assolutamente. Io il cinghiale, gli altri altra carne (non mi ricordo), poi che fai il dolce non ce lo metti? Poi vabbè, un goccetto di birra giusto per gradire, tanto poi al Luppolo che ti vuoi bere, la Sciuepps (ah non si scrive così? Ah no?)?

Tappa all’hotel giusto per darsi una “sciunniata” e poi si va al concerto, purtroppo quando gli Skeletoon stanno finendo la loro scaletta. Sentiamo qualche nota da fuori mentre arriviamo al Parco Ex Colonie Padane di Cremona e il pubblico che si gasa “a modino”.

Facciamo quindi qualche giro per la location (voto diesci), tra bancarelle fotoniche stile metal yeah e griglie di carne che gridano il nostro nome, in attesa del gruppo successivo.

Tappa birra.

I Rain (anche loro stra-italiani) salgono sul palco con le ballerine di lap dance. Spaccano (il palco, non le ballerine, giuro che questo non è un commento sessista). Suonando un heavy metal efficace e bello grintoso, di quelli che ti fanno scuotere la testa e aggrottare le labbra come a dire: “bbbravi oh!”.

Tappa birra.

Iniziano a suonare i Brainstorm, un gruppo power metal tedesco (eh, che vuoi, gli headliner sono i Gamma Ray) che si fa apprezzare. Pure la fame però si fa apprezzare e, vista la fila per la carne (e ci credo, le griglie oltre a noi chiamavano pure gli altri) ci perdiamo la fine dei buoni suonatori.

Tappa birra.

E tappa carne, un cuoppo di mezzo chilo spazzolato in giusto il tempo di un assolo di un gruppo che esce nel 2024. Quando torniamo nella zona del palco, cercando ovviamente le tante zone d’ombra (l’ho già detto location da diesci? E pure l’organizzazione ovviamente), quando gli Alestorm fomentano il pubblico con la paperella gigante che quasi li caccia fuori dallo stage. Tanta roba gli Alestorm, degli animali che spaccano il culo con il loro folk-power britannico che inneggia alla birra (peccato che il nostro bicchiere è finito). Tanta roba.

Per i Gamma Ray decidiamo di guadagnare una zona vicina al palco, per ammirare meglio il nostro Kai Hansen in tutta la sua affettuosità e i muscoli (e la pelata) di Ralf Sciuepps (scherzo, Scheepers), ex cantante dei primi album ospite della serata e da cui ci aspettiamo grandi cose.

Le grandi cose arrivano: scaletta da urlo (ho finito la voce), anche se nelle prime canzoni qualcosa da aggiustare a livello sonoro c’è, infatti dopo va meglio.

Scaletta che vede riproposte canzoni dei primi album, magistralmente cantate da Ralf assieme a Frank Beck e Kai Hansen in persona, alternate a pezzi dei dischi successivi, quelli con lo stesso Kai alla voce (cantati perlopiù da Frank, ma pure da Kai).

Ce ne andiamo felici, con il cuore colmo di gioia, dopo aver rivisto i Gamma Ray dal lontano 2003, quando aprirono per gli Iron Maiden al Mandela Forum di Firenze. Che poi dai, i Gamma Ray mica fanno power metal (taac!). Al viaggio di ritorno non ci siamo purtroppo fermati alla Locanda Ca’ Mari (per colpa mia, perché dovevo lavorare). Ma questa è un’altra storia.

“Our return to the land of the freeee! Yeyeaaaah!”.

E dopo il report Semiserio, seguite anche gli spazi ufficiali del festival: https://www.luppoloinrock.com/

Ph: Luna Lachimia Photographer