
“Ten”, il decimo album dei Death SS è composto, guarda caso, da dieci brani e rappresenta un viaggio infernale tra le pieghe (o meglio…piaghe) della società moderna. Con tutte le implicazioni che la situazione mondiale attuale ci porta a vivere sulla nostra pelle.
Il negromante del rock ha voluto dare molteplici spiegazioni riguardo al titolo dell’album. E’ risaputo infatti che Steve Sylvester sia un grande appassionato e studioso di esoterismo, cabala, misticismo, numerologia, cultura gotica e religioni. Il numero 10, o “X” secondo il sistema numerico romano, assume molti significati in questo titolo.
E’ un numero magico e divino che simboleggia la perfezione
così come la cancellazione di tutte le cose e l’eterno ricominciare. Corrisponde alla Tetraktys pitagorica, racchiudendo così la totalità, il compimento, la realizzazione finale. Esotericamente può rappresentare l’immanenza divina, ma anche il cambiamento che permette all’iniziato di evolversi spiritualmente.
Ricorda il numero di comandamenti di Dio ed i dieci cerchi, le Sefiroth, dell’Albero della Vita. Lo ritroviamo nei Tarocchi come l’Arcano Maggiore corrispondente alla Ruota della Fortuna, ed infine nell’Inferno di Dante. Il decimo canto si svolge nella città di Dite, dove vengono puniti gli eretici ed i ribelli. E questo album rappresenta una dedica a loro, a tutti gli spiriti liberi e intolleranti a qualsiasi forma di sottomissione.
“Ten” è un percorso diabolico, che viene rappresentato tramite tutte queste allegorie tanto care ai Death SS, ma può essere anche riconducibile a tutto ciò che sta subendo l’intera umanità, specialmente negli ultimi tempi di lotta al virus e anche alle istituzioni stesse. I moderni ribelli sono i discendenti degli eretici che venivano bruciati sul rogo.
Il disco, pubblicato tramite Lucifer Rising Records/Self, è stato presentato con uno speciale release party il 23 ottobre 2021 al Legend Club di Milano e, come ormai di consuetudine per i Death SS, è stato stampato anche in vinile. Gli appassionati di collezionismo e coloro che amano toccare e ammirare i supporti fisici, rimarranno decisamente soddisfatti del prodotto.
L’album
‘The Black Plague’
L’apertura di “Ten” è pesante e potente. Un coro gregoriano e un riff al limite dello speed/power rendono quasi angosciante il brano. L’argomento rimanda alla Peste Nera così come al Covid, con una forza energica e oscura, che può essere applicata anche a fenomeni attuali e insoliti, quali l’invasione delle locuste in India e Africa, e le alghe che colorano di rosso il ghiaccio nell’Artico.
‘Zora’
Il primo singolo e video musicale dell’album è dichiaratamente dedicato a Zora la Vampira, fumetto horror erotico degli anni 70-80, ideato e disegnato da Renzo Barbieri. Uno straordinario assolo di chitarra di Andy Panigada e la voce incantevole di Romina Malagoli (entrambi ospiti del disco), accompagnano le melodiose tastiere di Freddy Delirio. Una canzone di notevole fascino, al pari della storica performer Dhalila, che si fa deliziosamente ammirare nel video.
‘Under Satan’s Sun’
Storicamente i romani adoravano Saturno, altresì detto Satana o Sole Nero, così come i Saturnali erano festività pagane dedicate alla rinascita. Nella letteratura francese troviamo un’opera omonima di Georges Bernanos, che racconta la lotta contro il male di un abate di campagna. Steve ha reinterpretato tutto questo con un racconto musicale introdotto da rintocchi di campane, che insieme alle tastiere creano una atmosfera quasi sacra e molto anni 80. La nostra creatura maligna però non soccombe, bensì si nutre dell’energia del Sole.
‘Rebel God’
Le tastiere armoniose di Freddy e la chitarra pesantemente rock di Al DeNoble ci raccontano del primo ribelle della storia. Lucifero si oppose a Dio così come, in tempi moderni, l’uomo insorge contro le imposizioni dei governi. Un ottimo ritornello per una canzone molto orecchiabile e affascinante.
‘The Temple Of The Rain’
Secondo video estratto da “Ten”, ad opera del grande Andrea Falaschi (Deathless Legacy). Con un suono piacevolmente anni 80 torna la bellissima voce di Romina Malagoli. Una canzone quasi spirituale in cui la pioggia rappresenta l’origine della vita, il rinnovamento e la purificazione.
‘Ride The Dragon’
Forse il pezzo più heavy metal, veloce e potente del disco. L’energia della chitarra di Panigada che si accompagna in un assolo con le tastiere di Freddy, travolge grazie anche alle vigorose rullate di Mark Lazarus. Il Dragone biblico non poteva essere più poderoso.
‘Suspiria’
Per quei pochi che ancora non lo sanno, merita ribadire la passione di Steve per l’arte dei fumetti dark-erotici degli anni 70-80. Ha infatti collaborato alla stesura delle tavole prodotte da Annexia, l’Associazione Culturale dell’amico Luca Montagliani. La canzone prende spunto proprio da un fumetto di questo autore ‘Suspiria (Del Regno Oscuro)’ figlia di Lucifero. Una interpretazione molto teatrale dove le chitarre ospiti sono addirittura due: torna Andy Panigada e affianca Ghiulz Borroni (Bulldozer, Ancient). Lo stesso Montagliani ha suggerito una intro e una chiusura di fisarmonica tango-style. Un brano molto particolare, con un ritornello accattivante e suggestivo ma comunque sempre conturbante e scioccante.
‘Heretics’
Il brano più angoscioso di “Ten” è rivolto a tutti gli eretici in ascolto, a coloro che rifiutano i dogmi e le imposizioni, in qualsiasi epoca e circostanza. Una ballad malinconica, un elogio melodico per chi non si arrende mai. A rendere la canzone ancora più tormentata aiutano le note di un organo e della chitarra acustica.
‘The World Is Doomed’
Batteria aggressiva e un energico assolo di chitarra compongono il pezzo più lungo dell’album. Il tema portante è ancora la società malata che sta marciando verso lo sterminio globale. Melodie avvincenti che però preannunciano l’avvento di un nuovo quanto oscuro medioevo.
‘Lucifer’
Cori solenni e tastiere grandiose per un pezzo hard rock molto orecchiabile. A conclusione di questo viaggio all’inferno poteva esserci solo lui: Lucifero. A ricordarci la sua eterna persecuzione, quasi a voler ribadire che anche noi la viviamo quotidianamente, proprio come Lui.
“Ten”è un disco che rappresenta un vero e proprio messaggio esoterico, ma ciò che fa da filo conduttore a tutte le canzoni è l’orrore, inteso non come mostri e oscurità, quanto come ciò che viviamo tutti i giorni guardando il telegiornale e assistendo al disfacimento della società.
L’angelo ribelle ci guida in un rivoluzionario e teatrale percorso rock, cercando di far tornare questo genere musicale agli originali fasti anticonformisti e sovversivi che con il tempo possono sembrare un po’ sbiaditi.
I Death SS sono riusciti ad evolversi ancora, adeguandosi ai tempi ed agli eventi storici, ma senza mai perdere di vista la loro identità artistica. Dopo quasi 45 anni di attività sono ormai diventati una entità che vive di vita propria, sostenuta magistralmente da Steve, insieme al grande aiuto di Freddy Delirio, co-produttore dell’opera.
Una ultima curiosità: l’edizione limitata di “Ten” è corredata da un fumetto, ideato da Steve Sylvester insieme a Luca Montagliani e disegnato da Alex Horley (Marvel, DC Comics), autore anche della copertina del disco. Un vero e proprio booklet con tanto di testi e credits.
Tracklist Ten
LUCIFER (Sylvester)
ZORA (Sylvester/Panigada)
SUSPIRIA (Queen of the dead) (Sylvester /Panigada)
THE TEMPLE OF THE RAIN (Sylvester/Masini/Delirio)
THE BLACK PLAGUE (Sylvester/DeVenezia)
RIDE THE DRAGON (Sylvester/Panigada)
THE REBEL GOD (Sylvester/Delirio)
UNDER SATAN’S SUN (Sylvester/Panigada)
THE WORLD IS DOOMED (Sylvester/Masini)
HERETICS (Sylvester)
Line up
Steve Sylvester (the Vampire) – Vocals.
Al DeNoble (the Zombie) – Guitars.
Freddy Delirio (the Phantom) – Keyboards.
Glenn Strange (the Mummy) – Bass.
Mark Lazarus (the Werewolf) – Drums.
Dhalila (the Witch) – Performances.
Credits
Miss Romina Malagoli – Background vocals
Andy Panigada – Additional Guitars on “Zora”, “Suspiria” and “Ride the Dragon”
Ghiulz Borroni – Lead guitar on “Suspiria”
Andrea DeVenezia – Additional Guitars on “The black Plague”
Luca Laca Montagliani – Accordion on “Suspiria”
Roberto Piga – Violin on “Suspiria”
Simona Fasano – Lyrical voice on “Suspiria”
Produced by Steve Sylvester
Vocals and Keyboards recorded by Freddy Delirio at FP Recording Studio, LU – Italy
Drums recorded by Federico Pennazzato at TMH Studios, AL – Italy
Guitars Recorded by Al DeNoble at TMH Studios, AL – Italy
“Suspiria” intro and outro recorded by Edmondo Romano at Eden Studio, GE – Italy
All songs mixed, mastered and co-produced by Freddy Delirio at FP Recording Studio
Cover art by Alex Horley
Graphics and layout by Roby Manini and Steve Sylvester for Sylman Productions
Photos by Andrea Falaschi
Executive producer Vittorio Lombardoni
All songs published by Evox3 Music Edizioni Musicali, BG – Italy
Discografia
…in Death of Steve Sylvester (1988)
Black Mass (1989)
Heavy Demons (1991)
Do What Thou Wilt (1997)
Panic (2000)
Humanomalies (2002)
The Seventh Seal (2006)
Resurrection (2013)
Rock ‘N’ Roll Armageddon (2018)
X (2021)
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26 Novembre 2021